Server di Aruba non raggiungibili

Come è già successo il 29 aprile i server di Aruba hanno avuto un guasto e molti siti sono risultati irraggiugibili per alcune ore.
Postato da Fabio Mattis il 08/07/2011 15:55:23 in News dal Mondo | Scrivi Share/Save/Bookmark

Google sfida Microsoft sui sistemi operativi

Google sfida Microsoft sui sistemi operativi
Ottima anticipazione trovato su laStampa.it

Per vedere il video clicca qui
Postato da Fabio Mattis il 24/06/2010 11:34:44 in News dal Mondo | Scrivi Share/Save/Bookmark

Un blogger svela il finale di Lost

Un blogger svela il finale di Lost
Da LaStampa.It

Il blogger italiano che rivela il finale di "Lost", ripreso dalle agenzie solo dopo che l'hanno ripreso i giornali americani

Sabato 1 maggio, nella notte: scoop di Macchia Nera che pubblica sei pagine della sceneggiatura della puntata finale di Lost (il primo commento è delle 02:53). Nella festa dei lavoratori i giornali online hanno solo un presidio, la notizia passa inosservata (Macchia Nera alias Gianluca Neri lo sa, perchè 5 anni fa, nel 2005, sempre il 1 maggio fu suo lo scoop del dossier online senza gli omissis su Nicola Calipari, l'ufficiale ucciso dai soldati americani in Iraq subito dopo la liberazione di Giuliana Sgrena).

Lunedì 3 maggio, ore 18: LaStampa.it se ne accorge, verifica l'attendibilità della notizia (il cronista Giuseppe Bottero chiama al telefono Gianluca Neri) e pubblica un pezzo in mattinata, primo giornale a rilevarla.

Lunedì 3 maggio, ore 16:37 fuso orario newyorkese (quindi DOPO LaStampa.it, tarda serata per il fuso italiano): se ne accorge il New York Times, che cita la fonte originaria (Macchia Nera) come ha già fatto LaStampa.it e dedica un pezzo alla vicenda. A ruota del New York Times, seguono altri giornali anglosassoni.

Mercoledì 5 maggio, ore 16:37 (!), la notizia viene ripresa dall'Ansa a New York che sceglie di citare il Daily News, fra tutti:
" (ANSA) - NEW YORK, 5 MAG - Tutti aspettano il finale di Lost ma un sito italiano - scrivono oggi i giornali Usa - potrebbe aver rotto l’incanto rivelando la sceneggiatura dell’ultima puntata. Il sito Macchianera, riporta il Daily News, avrebbe messo le mani su sei pagine del copione prima della fatidica parola ’fine'. No comment della Abc che manda in onda lo show. I produttori esecutivi di Lost, Carlton Cuse e Damon Lindelof, sono famosi per come sanno fuorviare i fan e in passato hanno diffuso ad arte finte sceneggiature. (ANSA). BN 05-MAG-10 16:37 NNN. "

Poco dopo, e ancora oggi, gran parte dei giornali italiani online riprendono la notizia dall'agenzia stampa, più o meno rielaborandola (ecco la cronologia su Google News).

Questo resoconto non è per dire che siamo più bravi noi, perchè troviamo le notizie prima degli altri (perchè se fosse per questo, il più bravo è il blogger che ha fatto lo scoop, noi l'abbiamo solo trovato e riproposto): mille volte succede ad altri la stessa cosa e noi arriviamo dopo. E' solo che questa volta siamo stati testimoni diretti di come si propaga - con il dettaglio dell'ora se non addirittura dei minuti! - una notizia ai tempi del Web (e della globalizzazione): è un loop assurdo, per cui una notizia - anche se italiana - finisce per risultare attendibile solo quando rimbalza dagli Stati Uniti...
Postato da Fabio Mattis il 07/05/2010 11:01:18 in News dal Mondo | Scrivi Share/Save/Bookmark

Bohémien sul web

Bohémien sul web
A quanto pare il web, ovvero il virtuale per eccellenza, crea sempre nuovi personaggi

Ecco quello di oggi: Brother Sharp, un neo bohémien che si aggira per le strade di Ningbo in Cina.

L'ormai famosissimo senzatetto ama vestirsi in modo eccentrico e qualcuno vuole copiare il suo look.

E magari investirci...

Come sono solito dire: su internet le "cagate" funzionano benissimo.

Ecco una gallery di foto tratte da Repubblica di oggi
Postato da Fabio Mattis il 08/03/2010 10:15:39 in News dal Mondo | Scrivi Share/Save/Bookmark

Approvato il decreto Romani

Approvato il decreto Romani
Come potrete approfondire da questa news il famoso decreto Romani sulle Web TV è stato approvato. A quanto pare il suddetto decreto non riguarderà siti personali (fiùùùù) e blog (fiùùùù), ma regolamenterà soltanto web tv che abbiano dei veri e propri palinsesti.

Per chi come me crede che internet non debba essere regolamentato da niente, un decreto del genere non fa sicuramente piacere, ma almeno (stando alle informazioni avute finora) non tocca gli smanettoni che vogliono provare a fare "informazione casereccia" o soltando divertirsi nel montaggio video.

Ovviamente rispettando il sacro "COPYRIGHT"
Postato da Fabio Mattis il 01/03/2010 16:58:55 in News dal Mondo | Scrivi Share/Save/Bookmark

La pubblicità On-Line

La pubblicità On-Line
Pubblico un articolo di Gianroberto Casaleggio

Molto molto molto interessante!


La crisi economica e la rete stanno cambiando la pubblicità.
La stanno cambiando dalle fondamenta, nei contenuti e nella modalità di propagazione, non più broadcasting, ma profilata all'interno di un mondo molto frammentato come quello della rete.
Molte agenzie di pubblicità tradizionale sono in grande difficoltà, o addirittura stannno chiudendo, a causa di due forze concorrenti: la rete e il calo degli introiti pubblicitari dovuti alla crisi economica.

E' improprio parlare però di migrazione della pubblicità dai media tradizionali verso la rete, bisognerebbe parlare di mutazione. Non si parla di trasferimento d'investimenti da un mondo pre-rete a un mondo post-rete, ma si parla di mutazione delle forme di pubblicità e della modalità di investimento.

Ci sono segnali legati allo spostamento di importanti investimenti economici verso la pubblicità in rete, che possono anche raggiungere il 14-15-18% in un singolo paese. Ci sono anche segnali più tangibili come, ad esempio, gli stessi video che vengono creati per il mondo pubblicitario. Esiste infatti un premio annuale che viene dato al miglior video pubblicitario, un oscar rilasciato a Cannes; nel 2008 vinse un filmato della Cadbury in cui si vedeva un gorilla che prendeva ispirazione e dopo questa ispirazione improvvisamente cominciava a suonare una batteria. Questo filmato ebbe un grande successo non in televisione, media per il quale era stato creato, ma grazie a internet, con quasi 5 milioni di accessi.

L'anno successivo, nel 2009, ha vinto direttamente un video creato per la rete legato ad un concorso per il miglior lavoro del mondo; ha vinto grazie ad un grande passaparola, sia in rete che attraverso i media tradizionali.

Le principali agenzie pubblicitarie si ritrovano oggi in un nuovo mondo che non conoscono e con clienti che lo conoscono meno di loro; un mondo dominato dai social media, dal passaparola e dal viral marketing, non da cartelloni stradali o pubblicità inserite all'interno di un programma televisivo.

La crisi economica del 2008, che ha visto una forte riduzione degli investimenti pubblicitari, è avvenuta all'interno di un trend che persisteva da molti anni; dal 2002 infatti gli investimenti pubblicitari erano in calo.
Oggi gli investitori pubblicitari pretendono sempre più una misurazione dei ritorni, vogliono sapere se hanno guadagnato oppure no con una certa campagna pubblicitaria, e questo in rete è possibile.
Le agenzie pubblicitarie sono spesso legate al vecchio modello di messaggio massificato, uno per milioni di persone, ma questo approccio in rete oltre che inutile è anche estremamente costoso. Secondo un articolo riportato dal Financial Times il costo pubblicitario on line, con questo approccio broadcasting pre rete, può costare 3 volte il costo che attualmente viene investito nei media tradizionali, come i giornali o la televisione.

Le agenzie tradizionali tendono a costruire le campagne marketing dal punto di vista dell'azienda e della protezione del loro brand, mentre la rete rovescia completamente il processo, perché è il cliente che diventa il primo veicolo pubblicitario di una società e dei suoi prodotti.

Mary West, responsabile marketing della Kraft ha spiegato: "nel vecchio mondo le agenzie precedevano i clienti, ora i clienti precedono le agenzie e i consumatori precedono chiunque, la pubblicità in effetti in rete la fa il cliente".

Postato da Fabio Mattis il 26/02/2010 16:25:15 in News dal Mondo | Scrivi Share/Save/Bookmark

Google aiuta le Pubbliche Amministrazioni

Google aiuta le Pubbliche Amministrazioni
Il ministro per l'Innovazione Brunetta ha siglato un'intesa col colosso informatico per consentire ai portali e ai siti web dei vari enti e strutture di migliorare il proprio posizionamento nei motori di ricerca e per consentire ai cittadini di reperire più facilmente le informazioni



ROMA - E' sinergia tra Google e la Pubblica amministrazione italiana. Il colosso di Mountain View metterà, infatti, a disposizione il proprio know how per aiutare la Pa a migliorare il proprio posizionamento nei motori di ricerca e permettere ai cittadini di reperire più facilmente informazioni attraverso i portali e i siti web dei vari enti e strutture. L'intesa è stata firmata ieri dal ministro per l'Innovazione, Renato Brunetta, e il Country Manager di Google Italy, Stefano Maruzzi, alla presenza del capo Dipartimento per la digitalizzazione della Pa, Renzo Turatto.
Google supporterà, così, la Pubblica amministrazione nell'analisi dell'attuale livello di gradimento e di fruibilità delle principali informazioni e dei servizi on line per il cittadino offerti dai portali. A tal fine verrà sottoposta a verifica e valutazione la lista di servizi chiave, utilizzando strumenti di Google quali "Google Analytics" e "Google Statistiche di ricerca", con l'obiettivo finale di aumentare la soddisfazione degli utenti verso i servizi e le informazioni offerti online dalla Pa.
Oggi il web - più di qualunque altro mezzo - è, infatti, in grado di fornire dati e metriche relativi alla fruizione di servizi e contenuti e alla loro reperibilità online. Per il settore pubblico si tratta di dati di primaria importanza per poter innovare i propri servizi e migliorare l'accesso ai propri canali di comunicazione con il cittadino.
"L'accordo mira a prendere per mano il cittadino e aiutarlo a imbucare la posta elettronica certificata (Pec) nella buca giusta, ovvero all'indirizzo corretto", ha affermato Brunetta, sottolineando che l'intesa siglata con Google sarà firmata anche con altri motori di ricerca quale Microsoft.
Il ministro ha poi annunciato - sempre in merito alla Pec - che "ad oggi sono circa 15mila le pubbliche amministrazioni dotate di posta elettronica certificata e che entro aprile si arriverà ad una implementazione di circa 40mila amministrazioni e che sarà distribuita gratuitamente a tutti i cittadini che lo desidereranno".


Fonte: Inail

Articolo tratto dal sito: www.confinionline.it

Mi permetto di dire che su SommarivaBosco.it usiamo già gli strumenti di Google...
Postato da Fabio Mattis il 26/02/2010 09:47:23 in News dal Mondo | Scrivi Share/Save/Bookmark

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